Lavori al nodo di via della Chimica in fase di realizzazione avanzata, verso l’obiettivo del collaudo a inizio 2026. Rotatoria a Malcontenta e riapertura di via dell’Elettronica entro il 2025.
Venezia, 01 luglio 2025 – Proseguono a tappe serrate i lavori infrastrutturali svolti dall’Autorità di Sistema Portuale nell’ambito del progetto di adeguamento ferroviario e stradale del nodo di via della Chimica a Porto Marghera. Entro il primo trimestre del 2026 si prevede il collaudo dei lavori, che si concluderanno già a fine 2025 e consentiranno un notevole efficientamento della viabilità generale per l’accesso alla zona industriale della penisola della Chimica e a Fusina, mitigando le interferenze strada-ferro e aumentando la sicurezza per gli automobilisti e i trasportatori.
Il progetto è interamente finanziato da risorse pubbliche facenti capo al Pnrr e suddivise, per la componente stradale, tra Piano Nazionale Complementare (12 milioni di euro) e Fondo Opere Indifferibili (poco meno di 2,4 milioni di euro stanziati per far fronte all’aumento dei prezzi delle materie prime). La componente ferroviaria del progetto, ancora in attesa di finanziamento, ammonta a oltre 5 milioni di euro.
Nel dettaglio il progetto interviene sulla viabilità nella zona di Malcontenta, separando i traffici veicolari che interessano la Strada Provinciale 24 e le vie Malcontenta, dell’Elettronica, della Chimica e della Meccanica. Tra le opere più rilevanti si segnala la realizzazione, in fase avanzata, di un nuovo collegamento fra la SP24 (Malcontenta-Rana) e via della Chimica, mediante la costruzione di un nuovo viadotto a struttura metallica a cinque campate per complessivi 187 metri, e di due nuove rotatorie con i relativi svincoli stradali di collegamento. La percentuale di avanzamento dei lavori della componente stradale è di circa il 60%.
Sul fronte dei collegamenti ferroviari è previsto il raddoppio del tratto di raccordo ferroviario di proprietà dell’Autorità in via dell’Elettronica, operazione che consentirà un miglioramento della circolazione e dello stazionamento temporaneo dei convogli merci. Questi attualmente percorrono una sola linea ferroviaria a binario unico che collega il terminal di Fusina alla rete ferroviaria nazionale e che attraversa la viabilità ordinaria esistente in quattro punti causando rallentamenti del traffico veicolare.
Si integra al progetto descritto il piano di realizzazione di una nuova rotatoria a Malcontenta tra via delle Valli e via dell’Elettronica, ugualmente finalizzato al miglioramento della viabilità per l’accesso a Fusina anche in ottica di collegamento del futuro terminal container di Montesyndial. L’opera ha origine nell’ambito di un aggiornamento dell’Accordo di Programma “Moranzani” ed è stata finanziata dall’Autorità con 2 milioni di euro. L’obiettivo è risolvere le criticità del nodo viario locale, in particolare quelle connesse all’accesso di mezzi pesanti allo stabilimento San Marco Petroli, che hanno portato anche alla chiusura di via dell’Elettronica, ottimizzando, inoltre, il collegamento diretto con la Romea e la SP 24. La conclusione dei lavori e la riapertura al traffico di via dell’Elettronica sono previste entro l’anno. La percentuale di avanzamento dei lavori della rotatoria a Malcontenta è di circa il 40%.
Il presidente dell’Autorità Fulvio Lino Di Blasio dichiara: “Prende forma, un tassello alla volta, il ridisegno del porto commerciale e industriale di Venezia. In questo contesto l’aggiornamento del nodo viario, stradale e ferroviario, di via della Chimica gioca un ruolo essenziale anche in vista dell’entrata in funzione del nuovo terminal container di Montesyndial. Con queste opere, oggi in avanzata fase di realizzazione e quasi integralmente finanziate dal Pnrr, garantiremo un accesso più agevole e veloce ai terminal e alle aree industriali di Porto Marghera, migliorando la sicurezza degli automobilisti, dei lavoratori e degli operatori della logistica”.
“Contestualmente ai lavori descritti – aggiunge il presidente – siamo intervenuti sulla messa in sicurezza della viabilità dell’area anche con interventi più circoscritti, ad esempio ripristinando il manto stradale deteriorato, accogliendo le segnalazioni fatte nelle scorse settimane da alcuni rappresentanti dei lavoratori. La rete di drenaggio superficiale prevista dai lavori in progetto e la riasfaltatura completa dell’intera sede stradale elimineranno definitivamente il problema”.