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Cereal Docks e Autorità di Sistema Portuale del Mare Adriatico Settentrionale inaugurano a Porto Marghera la nuova pipeline sotterranea monotratta per il trasferimento di oli vegetali: è la più lunga d’Italia e tra le prime cinque in Europa

Porto Marghera (VE), 18 dicembre 2025 – È stata inaugurata oggi a Porto Marghera la nuova pipeline sotterranea per il trasporto di oli vegetali che mette in connessione diretta l’impianto produttivo di via Banchina Molini di Cereal Docks, dove avviene lo sbarco del prodotto via nave, e il deposito costiero di via Righi, in cui è situato il parco serbatoi di stoccaggio. L’opera rientra nel Piano Operativo Triennale dell’Autorità di Sistema Portuale e porterà significativi vantaggi sia in termini ambientali che di efficienza logistica.

Ad inaugurare la nuova infrastruttura logistica, insieme a Mauro Fanin, Presidente del Gruppo Cereal Docks, erano presenti Matteo Gasparato, Presidente dell’Autorità Portuale del Mare Adriatico Settentrionale e Massimo Bitonci, Assessore regionale alle attività produttive. L’On. Vannia Gava, Viceministro dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica è intervenuta tramite video messaggio.

L’opera è il frutto di un investimento dal valore complessivo di 5 milioni di euro e si sostanzia in una condotta interrata lunga 3,1 km – di cui 2,7 km realizzati con tecnologia TOC (Trivellazione Orizzontale Controllata) – in grado di trasferire fino a 300 m³/ora di oli vegetali tra i due siti. Si tratta della TOC monotratta più lunga d’Italia e di una delle principali realizzazioni europee nel suo genere, un’infrastruttura strategica per la modernizzazione logistica del Gruppo Cereal Docks all’insegna della riduzione dell’impatto ambientale dei trasporti.

La nuova pipeline, infatti, elimina oltre 10.000 trasferimenti anno su gomma tra i due stabilimenti di Cereal Docks a Porto Marghera, con un risparmio stimato di 28 tonnellate di CO₂ l’anno, aumentando efficienza, sicurezza della rete viaria e assicurando continuità di servizio al mercato.

La realizzazione ha richiesto un importante lavoro ingegneristico: la condotta, interrata a 50 metri di profondità, attraversa più di venti proprietà private e tre canali della Laguna Veneta. L’opera è stata realizzata con la tecnica “Meeting in the Middle”, che ha visto due cantieri lavorare in parallelo fino a congiungersi in un’unica tratta continua, dotata di stazioni di rilancio della pressione e sistemi PIG (Pipeline Inspection Gauge) per pulizia e ispezioni interne.

Un hub industriale e logistico potenziato per la filiera agroalimentare

La pipeline si inserisce in un piano di investimenti che Cereal Docks – principale operatore agribulk del Porto di Venezia e azienda leader in Italia nella prima trasformazione agroalimentare con un fatturato di 1,4 miliardi e 11 impianti produttivi – da tempo sta portando avanti a Porto Marghera per rafforzare uno snodo fondamentale del suo assetto industriale: lo stabilimento produttivo di via Banchina Molini.

L’impianto, acquisito nel 2011 da Bunge, rinnovato e potenziato nel tempo con investimenti complessivi superiori agli 88 milioni di euro, è dotato di banchina per navi transoceaniche e può ricevere e trasformare semi oleosi (da cui si ricavano oli, farine e lecitine) provenienti da diverse aree del mondo destinati ad applicazioni nel settore alimentare e nella nutrizione animale. Con una capacità di lavorazione di circa un milione di tonnellate l’anno e 80.000 tonnellate di stoccaggio, è supportato da una piattaforma logistica intermodale che integra nave, ferrovia e gomma e, grazie al deposito costiero di via Righi, dedicato allo stoccaggio degli oli vegetali, può contare su una capacità di stoccaggio ulteriore pari a 33.000 tonnellate.

La nuova pipeline supera una criticità logistica storica: l’impossibilità per il deposito costiero di ricevere navi a causa dei fondali insufficienti, che per anni aveva imposto il trasferimento via gomma degli oli sbarcati presso Banchina Molini. Il nuovo collegamento elimina questo passaggio, riduce il traffico nell’area industriale, aumenta la sicurezza e rende più efficiente e sostenibile la gestione delle operazioni di sbarco e stoccaggio. L’attesa realizzazione dell’escavo del Canale Industriale Ovest potrebbe permettere, in futuro, l’accesso a navi di maggiore stazza, completando il quadro degli investimenti infrastrutturali e rafforzando ulteriormente il ruolo strategico del Porto di Venezia nella filiera produttiva di Cereal Docks.

“Dal 2011 a oggi – afferma Mauro Fanin Presidente di Cereal Docks Group – lo stabilimento di Marghera ha trasformato quasi 10 milioni di tonnellate di materie prime vegetali, arrivando a rappresentare circa il 50% del traffico portuale legato all’agribusiness. I continui investimenti per il revamping dell’impianto, ma anche per l’efficientamento energetico e la logistica sono la prova tangibile del nostro impegno. Cereal Docks ha sempre riconosciuto il ruolo strategico del Porto di Venezia e anche questo nuovo investimento — che non genera un ritorno economico diretto, ma ha una forte valenza ambientale, logistica e infrastrutturale — va in questa direzione. L’obiettivo che ci siamo posti nel piano industriale al 2028 è aumentare i volumi dell’impianto di Marghera del 50%, raggiungendo un milione e mezzo di tonnellate lavorate l’anno; per farlo, però, sono necessarie infrastrutture adeguate, in primis gli interventi per l’escavo dei canali che consentano il passaggio di navi di maggior stazza per il rifornimento di materia prima”.

 “L’accessibilità nautica del porto di Venezia, e in particolare di Porto Marghera, è una condizione imprescindibile per garantire sicurezza della navigazione, continuità operativa e pieno sviluppo del nostro sistema portuale” dichiara il Presidente dell’AdSP MAS. Matteo Gasparato. “In questo quadro, il parere favorevole espresso dalla Commissione VIA nazionale sul nuovo sito per la messa a dimora dei sedimenti a sud dell’Isola delle Tresse rappresenta un passaggio decisivo: senza una soluzione strutturale e di lungo periodo per la gestione dei sedimenti non è possibile assicurare dragaggi manutentivi costanti ed efficaci. Parliamo di un progetto strategico da 82 milioni di euro, esteso su 46 ettari, con una capacità di conferimento di 6,8 milioni di metri cubi e un orizzonte operativo di almeno quindici anni, che consentirà di dare certezza agli interventi indispensabili per Porto Marghera. Accanto a questo, è fondamentale procedere con l’escavo manutentivo dei canali portuali, a partire dal Canale Ovest, e con gli interventi sul Canale Malamocco-Marghera, che costituisce l’asse principale di accesso allo scalo industriale. L’accessibilità nautica non è un tema astratto, ma una leva concreta di competitività: significa permettere alle navi di entrare e uscire in sicurezza, ridurre i rischi, aumentare l’affidabilità del porto e valorizzare al massimo le infrastrutture esistenti. È su queste opere, già in larga parte avviate o in fase di valutazione ambientale, che si gioca una parte fondamentale del futuro di Porto Marghera e della sua capacità di continuare a essere un hub industriale e logistico di riferimento per il Paese».

 A proposito di Cereal Docks

 Cereal Docks è un Gruppo industriale italiano attivo nella prima trasformazione agro-alimentare, per la produzione di ingredienti (farine, oli, lecitine, farine gluten free, estratti vegetali) derivati semi oleosi e di cereali destinati ad applicazioni nei settori feed, food, pharma, cosmetic e usi tecnici.

Il quartier generale è a Camisano Vicentino (Vicenza), dove nel 1983 Mauro e il cugino Paolo Fanin hanno fondato l’azienda, esempio di successo di family business. Negli anni, il Gruppo si è dedicato alla diversificazione dell’offerta e allo sviluppo di nuove aree di business.

Oltre al consolidamento del suo core business, il Gruppo Cereal Docks è oggi impegnato in una nuova evoluzione che sposta l’attenzione dal concetto di alimentazione a quello di nutrizione. Rispondendo sempre più alle esigenze di salute e benessere, centrale diventa lo sviluppo di prodotti sostenibili, sani che rispettano la salute delle persone e quella degli animali, in un contesto di qualità, sicurezza, standardizzazione e sostenibilità ambientale. Nel 2021 Cereal Docks si è trasformata in Società Benefit.

 Profilo Istituzionale AdSP MASA seguito del Decreto Legislativo 4 agosto 2016 n. 169, è stata istituita l’Autorità di Sistema Portuale del Mare Adriatico Settentrionale (AdSP MAS) che include i porti di Venezia e Chioggia. AdSP MAS è un ente pubblico non economico con il compito di indirizzare, pianificare, coordinare, promuovere e controllare le operazioni portuali. Si occupa della manutenzione delle aree comuni, del fondale marino, della vigilanza sui servizi di interesse generale, dell’amministrazione esclusiva delle aree e del demanio marittimo, della pianificazione dello sviluppo del territorio portuale. Coordina inoltre le attività amministrative svolte dagli enti pubblici in ambito portuale e promuove il collegamento con i sistemi logistici retroportuali e interportuali. Per incrementare i traffici del Porto di Venezia, l’Autorità valuta il contesto economico internazionale, il bacino di influenza attuale e potenziale, e lo stato delle infrastrutture portuali, in coerenza con gli strumenti di pianificazione degli altri enti pubblici, dall’Unione Europea agli enti locali.

Per ulteriori informazioni, contattare:

Ufficio stampa Cereal Docks Group

Raffaela Saccardi

[email protected]

Cell. 370 30 90 789

Connexia

[email protected]
Tel. +39 02 8135541

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