LNG: UNA SFIDA PER IL FUTURO, UN’OCCASIONE PER VENEZIA

 

L’Italia, come gli altri paesi, è impegnata nel raggiungimento degli obiettivi “20-20-20 al 2020” dell’Unione Europea (riduzione del 20% dei gas serra rispetto al 1990, almeno il 20% dell’energia primaria prodotta da fonti rinnovabili e incremento dell’efficienza energetica del 20%).
Ecco perché l’utilizzo dell’LNG è sempre più rilevante ed è sempre più diffuso grazie alla combinazione di diversi fattori quali nuove tecniche di estrazione, di gestione ed utilizzo.

Le recenti tecniche di estrazione hanno permesso di scoprire dei giacimenti di shale gas che hanno aumentato le riserve disponibili. Quindi, ogni investimento infrastrutturale sull’LNG è destinato ad avere una “vita operativa” molto lunga rispetto ai combustibili tradizionali, destinati a consumi sempre più bassi nel futuro.
Come conseguenza della maggiore disponibilità di gas, si stima che gli USA saranno autosufficienti per i prossimi 100 anni, e quindi potranno diventare esportatori di gas attraverso la trasformazione di questo in LNG (liquido), così come altri paesi come l’Australia che hanno scoperto immensi giacimenti nei loro territori.

Tutto questo concorrerà ad abbassare i costi di trasporto e, soprattutto, ad aumentare la diffusione del prodotto che attualmente è disponibile con una certa regolarità solo per i porti del nord.

Tale carburante, sempre più disponibile a costi concorrenziali, potrà quindi essere una ottima risorsa per il mondo dei trasporti sia terrestri che marittimi. Inoltre, ormai da qualche anno, lo sviluppo di nuove tecnologie ha consentito l’utilizzo di tale prodotto direttamente nella forma liquida per l’alimentazione di motori di veicoli stradali e navali.
Questa “risorsa energetica” è particolarmente indicata ad alimentare la propulsione navale in virtù di specifiche tecniche quali:

  • alta concentrazione di energia, comparabile con quella dei combustibili fossili tradizionale come gasolio o olio combustibile. Questo significa autonomie operative comparabili con quello degli altri combustibili, anche se i volumi di stoccaggio del LNG scontano la presenza di notevoli spessori di coibentazione che riduce, di fatto, la capacità utile dei serbatoi;
  • un costo base molto più conveniente rispetto al gasolio ed altri combustibili low-sulphurum da utilizzare nelle aree ECA. Nell’ Unione Europea non si prevede, a breve, un ritocco dei livelli di tassazione sia per LNG che per il LPG (o GPL), anche allo scopo di favorirne lo sviluppo nei trasporti e questo contribuisce a mantenere un prezzo basso nelle forniture di LNG;
  • facilità nelle operazioni di trasporto, carico e scarico. La gestione del LNG, anche se caratterizzato da bassissime temperature (- 160 °C), è comunque piuttosto semplice e questo quindi lo rende adatto anche ad attività di buncheraggio durante le normali attività operative nei porti.

Sulla base di queste caratteristiche è possibile quindi ipotizzare lo sviluppo di un network di porti equipaggiati con terminal per il buncheraggio con LNG. La costruzione di tale network si rende necessaria in quanto il disporre di poche stazioni di rifornimento non incentiverebbe gli armatori ad adeguare la propria flotta.

In accordo alle raccomandazioni ESPO ed alle strategie UE, tale rete comprende anche il Mediterraneo, infatti, la Commissione Europea, ha co-finanziato il progetto  POSEIDON MED che ha realizzato un Masterplan su approvvigionamento, distribuzione e utilizzo del gas naturale liquefatto (LNG) per tutta l’area dell’Est Mediterraneo e Nord Adriatico.

In particolare i porti del Nord Adriatico riuniti nell'Associazione NAPA (Venezia, Trieste, Koper e Rjieka) con un finanziamento di 320.000 € (co-finanziato al 50%) hanno sviluppato l’analisi locale e quindi ''Masterplan complessivo per lo sviluppo di infrastrutture portuali per LNG e soluzioni logistiche per la distribuzione ed approvvigionamento''. Lo studio ha esaminato in particolare:

  • analisi della attuale disponibilità di LNG in alto Adriatico;
  • analisi della domanda di LNG al 2025/2030 afferente ad ogni singolo in ambito navale (armatori, trasporto pubblico locale), terrestre (autotrazione trasporto merci, trasporto pubblico urbano) e fluviale;
  • ipotesi di sviluppo di una logistica di approvvigionamento per ciascun porto NAPA;
  • ipotesi di sviluppo di una logistica distributiva nel singolo porto comprensiva della definizione di centri e mezzi di distribuzione (analisi tecnica e sostenibilità economica).
Previsione consumo GNL nei porti NAPA riassunto complessivo con scenario a regim
Previsione consumo GNL nei porti NAPA riassunto complessivo con scenario a regime 2030 Fonte APV Studio ECBA 2015
Previsione consumo GNL nei porti NAPA riassunto complessivo con scenario a regim
Previsione consumo GNL nei porti NAPA riassunto complessivo con scenario a regime 2030 Fonte APV Studio ECBA 2015

L’azione ha confermato l’interesse della UE nel supportare i futuri progetti di sviluppo dei porti Adriatici e ha contribuito alla creazione di un piano strategico internazionale per la realizzazione un modello di sviluppo delle infrastrutture portuali in grado di accogliere e potenziare l’uso dell’LNG.

Si tratta del primo progetto in Adriatico e Mediterraneo per lo stoccaggio e rifornimento di LNG per concorrere quindi all’obiettivo di trovare adeguate soluzioni per l’uso di carburanti alternativi in linea con i trend dello shipping mondiale e in relazione alle infrastrutture locali e le caratteristiche ambientali.

L’efficientemento energetico rientra tra gli obiettivi delle strategia del NAPA ed è il linea con gli obiettivi della nuova Strategia Europea per la Macro-Regione Adriatico-Ionica.
In questo ambito, il porto di Venezia può giocare un’importante partita nel campo dell’applicazione dell’LNG per i trasporti marittimi, in quanto può contare sul coinvolgimento di diverse tipologie di traffico:

  • trasporto marittimo (es. i traghetti da e per la Grecia);
  • trasporto di servizio pubblico locale marittimo nella laguna di Venezia (vaporetti e ferry boat);
  • trasporto fluviale, caratterizzato.
Previsione consumo GNL nei porti NAPA per tipologia di impiego – scenario a regi
Previsione consumo GNL nei porti NAPA per tipologia di impiego – scenario a regime (2030) Fonte: APV, Studio ECBA 2015

Facendo seguito alla valutazione della stima del consumo di GNL nei prossimi anni sono state avviate ulteriori attività di sviluppo nel porto di Venezia.

Iniziativa GAINN_IT e il progetto Poseidon Med II (programma Connecting Europe Facility)

A tali iniziative hanno aderito importanti stakeholder del territorio come i terminal per lo stoccaggio e la distribuzione di prodotti petroliferi (ENI), l’azienda dei trasporti pubblici locali del Veneziano (ACTV) che dispone di autobus per il trasporto urbano ed extraurbano, di una flotta di 100 “vaporetti” e di “Ferry Boat” per il trasporto di autoveicoli/ persone con le isole limitrofe (Lido di Venezia, ecc.), l’azienda che gestisce i sistemi di rimorchio portuale (Rimorchiatori Riuniti Panfido).

Nel territorio veneziano verranno realizzate le seguenti attività con il co-finanziamento del progetto GAINN4CORE:

  • progettazione e costruzione di una stazione pilota di servizio LNG, per rifornimento sia stradale che marittimo nell’area di porto Marghera (ENI);
  • progettazione di un nuovo ferry boat alimentato ad LNG per uso lagunare da parte di ACTV, l’azienda di trasporto pubblico lagunare;

L’ iniziativa GAINN_IT è coordinata dal MIT ed interessa alcuni porti italiani.

Inoltre, ulteriore realizzazione con il co-finanziamento del progetto Poseidon Med II:

  • progettazione definitiva e costruzione della nave porta-cassette per il trasferimento container dal terminal offshore (le “Mama Vessel”) alle banchine onshore di terra.

Lo sviluppo di tali tecnologie è particolarmente importante nell’ambito lagunare in quanto consentirà di mantenere un efficiente livello di servizio, ma allo stesso tempo preservare il delicato ambiente lagunare.
 

Porti italiani coinvolti nell'iniziativa GAINN_IT
Porti italiani coinvolti nell'iniziativa GAINN_IT