
Il Porto per la riqualificazione delle aree portuali
L’Autorità di Sistema Portuale del Mare Adriatico Settentrionale gestisce le aree del demanio marittimo di Porto Marghera all’interno del Sito di Interesse Nazionale, così come riperimetrato con D.M. 24/04/2013. In alcune aree sono in corso o sono già state realizzate le bonifiche dei terreni e delle falde contaminate. Ad oggi, più di 40 ettari di aree industriali dismesse sono state bonificate e riconvertite ai fini logistico-portuali con ingenti investimenti dal punto di vista economico.
Esempi in questo senso sono le attività di bonifica dell’Area Ex-Alumix e del sito MonteSyndial entrambi siti industriali dismessi, destinati a diventare aree con funzione portuale: il primo un terminal traghetti già attivo dal 2014 e il secondo un terminal container.
Attività di bonifica dell’Area Ex-Alumix
L’Area Ex-Alumix, di circa 36 ha, è ubicata nel Comune Venezia – Fusina. Per oltre 30 anni è stata sede di produzione di alluminio primario, partendo dall’allumina.
L’esecuzione del progetto di bonifica dell’area ha rilevato imprevisti legati alla presenza di materiali contenenti amianto interrati e la necessità di adottare procedure ad hoc per la corretta gestione di detti materiali, condivisi con gli Enti competenti. I lavori per la realizzazione della Darsena Nord hanno implicato l’invio di 32.000 tonnellate di rifiuti contenenti amianto a impianto autorizzato.
Tuttavia, per quanto possibile, è stato adottato un approccio improntato al riutilizzo di materiale idoneo in sito, in particolare il materiale proveniente dalle demolizioni degli edifici, riutilizzato per infrastrutturare l’area.
La certificazione di avvenuta bonifica per i lavori eseguiti è stata ottenuta nel 2015.


Attività relative alla bonifica nel sito MonteSyndial
Al fine di riqualificare il sito MonteSyndial con l’obiettivo di realizzare nuove aree logistico-portuali, AdSP MAS sta portando avanti una serie di complesse attività di bonifica, iniziate a fine 2011, che hanno previsto la messa in sicurezza di parte dell’area e l’installazione di impianti in sito, sia per il trattamento delle acque di falda che per il trattamento dei terreni.
A gennaio 2018 è stato trasmesso agli Enti competenti un documento di «Variante di Progetto per l’intera area MonteSyndial», funzionale al Progetto di infrastrutturazione dell’area e improntato a limitare gli smaltimenti dei rifiuti all’esterno del sito. A tale progetto, approvato con Decreto MATTM Prot. 538/STA del 03/12/2018, si sta dando seguito con la predisposizione della progettazione esecutiva.
L'Autorità di Sistema Portuale del Mare Adriatico Settentrionale, sulla base dei compiti a cui è demandata dalla legge istituzionale, è impegnata nel mantenimento della navigabilità dei canali con la relativa gestione dei sedimenti di dragaggio.
Spesso le attività di dragaggio coincidono con la rimozione dei sedimenti inquinati dall'ambiente lagunare e quindi con una bonifica ambientale. In questo contesto si è inserito l'Accordo Moranzani (clicca qui per approfondire), che ha previsto la realizzazione di impianti per il trattamento e lo smaltimento di sedimenti e terreni contaminati.
A seconda delle caratteristiche chimiche i sedimenti sono trattati in modo differenziato; per quanto riguarda i sedimenti “oltre C”, essi vanno conferiti nella cassa di colmata (vasca di raccolta - struttura di contenimento realizzata in ambito lagunare) denominata Molo Sali, qualora siano classificabili come non pericolosi. I sedimenti oltre C pericolosi, invece sono conferiti presso l’area 23 ha, e successivamente, dopo eventuali opportuni trattamenti di stabilizzazione, alla discarica finale “Vallone Moranzani”.
Dalla dichiarazione dello stato di emergenza (2004) ad oggi l'Autorità di Sistema Portuale del Mare Adriatico Settentrionale ha condotto lavori per dragaggio e bonifica dei canali portuali per 5 milioni di mc di sedimenti, con un investimento di 150.000.000 €.
L'Accordo Moranzani prevede inoltre anche la sistemazione viaria dell'area di Malcontenta/Marghera, l'interramento di alcuni elettrodotti e la creazione di parchi dove sono presenti discariche.
Proprio nell’ambito della sistemazione viaria, si inseriscono gli interventi di bonifica ambientale e riqualificazione di seguito descritti.
Durante le attività di scavo per la sistemazione della nuova viabilità del nodo Malcontenta si è proceduto con il conferimento ad impianto autorizzato delle scorie di lavorazione industriale e di altri rifiuti. Le attività di smaltimento rifiuti hanno riguardato in particolare la realizzazione del bacino di laminazione, che raccoglie le acque provenienti dalle piattaforme stradali delle vie limitrofe e le invia verso l’impianto di trattamento delle acque meteoriche sito in via della Meccanica per poter essere poi regolarmente scaricate presso il canale industriale Sud.
In particolare, per quanto riguarda l’area del bacino di laminazione, si è provveduto ad una messa in sicurezza permanente mediante la posa e successivo collaudo di più strati di tessuto in HDPE, come previsto da normativa, al fine di poter confinare e quindi evitare la diffusione dei contaminanti dal sito, verso zone non inquinate. L’importo economico della messa in sicurezza permanente è stato di circa 300.000,00 €.
Nel 2018 sono stati ultimati i lavori per il collegamento tra SR11 e via dell’Elettricità, che hanno previsto anche la bonifica dell’area, risultata contaminata per la presenza di rifiuti industriali precedentemente interrati; al termine dei lavori, inoltre, è stata riscontrata la necessità di ulteriori attività di messa in sicurezza dell’area, che sono state progettate e presentate agli Enti competenti nel 2019 secondo quanto previsto dall’ “Accordo di Programma per la Bonifica e la Riqualificazione Ambientale del Sito di Interesse Nazionale di Venezia - Porto Marghera e Aree Limitrofe” del 2012.